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1) Dizion. 5° Ed. .
OROBANCHE.
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OROBANCHE.
Definiz: Sost. masc. Pianta erbacea di fusto carnoso, detta più comunemente Succiamele; di cui la specie più nota cresce specialmente sulle radici dei legumi e in poco tempo li fa seccare.
Dal lat. orobanche, e questo dal grec. ὀροβάγχη. –
Esempio: Domen. Plin. 581: Ècci una erba che suffoca il cece e la robiglia, avvolgendosi loro intorno, e chiamasi orobanche.
Esempio: Ricett. fior. G. 41: Bisogna avere avvertenza che non si pigli in cambio dell'ipocistide un'altra pianta, che gli s'assomiglia, ma fa il fusto alto, e varia dal vero di colore, e si chiama volgarmente coda di lione o pisciacane, ed è l'orobanche di Dioscoride.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 565: Lo orobanche è uno germine d'un piè e mezzo, e qualche volta maggiore, rossigno, peloso, tenero, grasso e senza frondi.... Mangiasi crudo e cotto, come gli sparagi. Messo con i legumi quando si cuocono, si crede che presto gli faccia cuocere.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 566: È l'orobanche.... frigido e secco nel secondo grado.
Esempio: Red. Lett. 1, 20: La qual erba lupa è così nominata da' contadini perchè si dànno a credere che ella si mangi tutte quante le altre erbe che le nascono intorno e vicine, o che per lo meno ella le faccia seccare, ed è l'orobanche di Dioscoride.
Esempio: Michel. Relaz. 14: Il nome d'orobanche è voce ordinaria, popolare, e propria de' Greci, derivata da orobos, che in latino vuol dire ervum, e volgarmente moco o veggiolo; e da anche, che procede dal verbo greco anchein, che in latino fa angere, e in nostra lingua soffogare o strozzare: dal che ne sortì il latino ervangina, che vuol dire strozzamoco o strozzaveggiolo.
Esempio: Cocch. Op. 1, 114: La sua relazione dell'erba orobanche.... mostra però di venire da mano maestra, e da espertissimo e sagace osservatore.